Noto per la sua duttilità, il Pane Carasau è tradizionalmente consumato in molte varietà.
Origini
La storia vuole che il Pane Carasau fosse un prodotto che fungeva da accompagnamento al pasto. Le prime varianti sono state il pane guttiau, ovvero un condimento semplice di olio e sale sulla sfoglia bagnata, e il pane frattau, un piatto utilizzato nei ristoranti ancora oggi, che prevede il pane immerso nel brodo di pecora, e in genere condito con pomodoro e un uovo in camicia.
Al giorno d’oggi la flessibilità di questo celebre prodotto lo ha reso utilizzabile per qualunque pasto. Può accompagnare gusti dolci e salati, viene usato per fare lasagne, insalate, ed è addirittura popolare come croccante snack per chi ama fare aperitivo, e perfino a colazione inzuppato nel latte. Scopriamo quindi come mangiare il Pane Carasau di Sardegna.
Bagnato
Un altro utilizzo del pane carasau consiste nell’immersione dello stesso in acqua: con questo procedimento il pane sardo riacquisisce la morbidezza e la consistenza che aveva anche durante la prima cottura.
Le nuove caratteristiche permettono di utilizzarlo come “panino” in cui avvolgere formaggi, salumi e verdure. Inoltre, poiché nella sua versione morbida ha la funziona di assorbire i liquidi, il pane carasau è perfetto anche per accompagnare alimenti succosi, come carne o verdura condita con olio. L’olio e il grasso perso dalle pietanze viene assorbito dal pane sardo, che assume così un gusto totalmente nuovo.
Insomma, il Pane Carasau di Sardegna è l’alimento per eccellenza che va bene con qualsiasi tipo di piatto, e ogni giorno si possono sperimentare nuovi modi con cui accompagnare questo prodotto tradizionale della Barbagia.
